AMO LE DONNE MATURE – prima parte - Vicenza Trasgressiva

AMO LE DONNE MATURE – prima parte - Vicenza Trasgressiva

Amanda è stato l'inizio del mio amore per le donne mature. Era divorziata, senza figli, e viveva con sua madre nell'appartamento accanto. Era tutto ciò che ho imparato ad amare in una donna: capelli scuri, un po' cicciottella ma non tanto, un culo abbondante, i fianchi larghi da fattrice ed un bel seno rigoglioso.
Quando ho compiuto 18 anni, siccome lavorava in un call center fino alle 16, mia mamma la pagava ancora per darmi da mangiare a pranzo, per tenermi d'occhio ed assicurarsi che fossi andato a scuola per l'ultimo anno di liceo classico.
Amanda era una mezza matta. Aveva un barboncino che portava dovunque andasse. Era sempre vestita nello stesso modo e beveva una bottiglia di vino senza fare una piega. Mi ha anche insegnato a giocare a Poker.
Quando si è trasferita definitivamente da sua madre perchè era deceduta, ricordo che mi eccitavo nel vederla ogni giorno. 
Un pomeriggio presto ero a casa sua, e mangiavo quell'orribile pasta e fagioli che lei faceva sempre. Per qualche ragione, il suo barboncino era scappato dall'uscio rimasto aperto e lei mi ha chiesto di andare a cercarlo. Sono corso nel giardino condominiale e c'ho messo un po' per trovarlo, ma poi l'ho afferrato e sono tornato su per le scale. All'ingresso ho trovato una sorpresa inaspettata.
Lì c'era Amanda nuda. Totalmente, completamente ed assolutamente nuda. Era stata in bagno per farsi una doccia fresca e mi aveva sentito correre su per le scale.
Doveva ancora pigliare un asciugatoio dall'armadio nel corridoio. Lei mi ha visto, mi ha sorriso facendomi l'occhiolino, e si è voltata per tornare in bagno. Sono quasi svenuto.
Avevo già fatto sesso con delle ragazze, ma mai con una donna formosa e sexy come Amanda. Ero completamente partito. Quando è tornata in cucina, potevo a malapena guardarla a causa dell'imbarazzo, soprattutto per i pensieri che stavo avendo, ma da parte sua, nessun incoraggiamento esplicito. Solo l'ennesimo sorriso ed un morbido abbraccio a tette profumate.
Quando mia mamma è tornata a casa, mi sono fiondato in bagno per farmi due pugnette stra-to-sfe-ri-che! Sono venuto due volte in circa 15 minuti.
La sera, dopo cena, ho fatto il bis pensando ad Amanda nuda. Fortunatamente, viveva in un appartamento vicino, ma non in quello della scala B. Le nostre case erano separate da un vialetto e la sua era l'immagine speculare della mia, quindi dalla finestra della mia camera vedevo la finestra della camera da letto di lei a pochi metri.
Ho lasciato la tapparella aperta in modo da poterla spiare. Anche lei ha fatto lo stesso, così nell'oscurità potevo vedere direttamente nella sua stanza.

CONTINUA

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